sabato 6 novembre 2010

Primo incontro calabrese delle autoproduzioni locali 
con i GAS italiani


Ormai da alcuni anni, i produttori di EquoSud girano l’Italia in largo e soprattutto in lungo per raccontare, testimoniare, informare... ma soprattutto per incontrare.

L’incontro è l’atto fondativo del nostro progetto. Incontro tra produttori d’ogni tipo, dalle arance ai libri passando per le magliette, le ceramiche, l’edilizia sostenibile e il turismo responsabile. Perché una possibilità di sopravvivenza per i piccoli produttori non sarà mai frutto di politiche corporative che portino avanti i particolarismi di settore e si nutre invece di un progetto di ampio respiro, che crei sinergie fra diverse esperienze e ambiti di lavoro.

Ma prima ancora è l’incontro tra persone quello che alimenta il nostro percorso: professori, studenti, disoccupati, operai, pensionati... Perché un futuro diverso per la Calabria, declinato secondo uno sviluppo alternativo alle logiche speculative che strozzano i nostri territori e i loro abitanti, riguarda tutti e chiede la collaborazione di tutti, nella festa come nell’impegno per realizzare ed allargare sempre più una rete di cooperazione sociale che dia ad ognuno il supporto necessario a sopravvivere ed esprimersi pienamente.

È in questa cornice che si realizza per noi l’incontro tra produttori e consumatori. Contro le strutture del mercato dominante e della grande distribuzione che ci isolano tutti nelle perverse dinamiche del consumismo anonimo e individuale, EquoSud promuove il buon vivere, la convivialità, l’aggregazione sociale quale contesto naturale di una produzione e un consumo diversi, basati sul rispetto verso la terra e le persone che la abitano.
Andare lenti, stabilire autonomamente come produrre, cosa consumare, nonché i tempi e i modi in cui si realizza un mercato altro, orientato da principi di equità e solidarietà, sono obiettivi irrealizzabili in mancanza di una salda rete di connessioni, rapporti, legami.

Questo vale sul piano locale, in cui si realizza la filiera corta quale trincea contro l’invasione totalitaria delle produzioni industriali. Ma ancor più vale sul piano globale, in cui lo scambio di esperienze può essere ancora più ricco, la solidarietà più ampia, e più efficace la lotta contro l’economia capitalistica mondializzata. Autonomia non può voler dire autosufficienza. Indipendenza non deve significare chiusura. E allora la filiera corta va intersecata con la possibilità che territori diversi si scambino le loro specificità, fatte di storia ed esperienze particolari che si arricchiscono nella contaminazione e s’alleano nella lotta contro un nemico ch’è ovunque e ch’è sempre uguale.

Per questo, crediamo, nascono i Gruppi di Acquisto Solidale. Per questo ne promuoviamo la creazione, il radicamento, la moltiplicazione in Calabria. Nella consapevolezza di cominciare in ritardo un cammino che altrove è già molto avanzato.

Per questo vi invitiamo in Calabria. Per conoscere le nostre esperienze, lotte, contraddizioni e ricchezze non più solo dalla voce di pochi testimoni ma attraversando direttamente i nostri territori e incontrando la gente che li abita e vi costruisce un futuro diverso.
Per imparare da noi come qualcosa che avete già fatto possa essere uguale e diverso in un contesto altro, ma anche per insegnarci e stimolarci col patrimonio di esperienze di cui siete portatori.

Uno scambio, quindi, un dialogo... un incontro.
In Calabria. Verso il mondo.

EquoSud



Programma dell’incontro con i produttori di EquoSud – 20 e 21 novembre 2010:


Giorno 20: arrivo a Reggio Calabria – Gallico / Villa San Giuseppe.
                                           - Mattina -
Visita alla cooperativa Tessile Euroconfezioni, all’aranceto di Ludovico Scopelliti e
all’azienda di produzione di miele biologico recentemente distrutta da un incendio.
                                            Pranzo
                                        - Pomeriggio-
Incontro/dimostrazione con i produttori d’artigianato della Piana di Gioia Tauro e
                       visita ai lavoratori africani di Rosarno.
                                          - Sera -
Arrivo a Decollatura (presila  catanzarese) accoglienza da parte del gruppo locale
di Equosud e cena.


Giorno 21: incontro pubblico tra i rappresentanti dei GAS presenti ed i produttori
di EquoSud convenuti da diverse parti della Calabria, a tema

Autorganizzazione o morte: Piccole produzioni al bivio in tempo di crisi

Il ruolo dei Gruppi d’Acquisto Solidali nella creazione di un’economia sostenibile


Introduzione:
breve resoconto sull’attività di EquoSud e presentazione della campagna
“Compra le arance di Ludovico”, progetto di solidarietà per sostenere
l’attività di produzione di miele biologico di membro di EquoSud
andata totalmente distrutta in un incendio

Prima parte:
testimonianze da parte dei produttori presenti sulle difficoltà di sopravvivenza
determinate dal contesto ambientale come dalle generali dinamiche del
mercato dominante e della crisi e racconto delle tecniche di resistenza adottate.

Seconda parte:
resoconto dei GAS locali e “stranieri” del percorso intrapreso, dei
progetti realizzati e delle possibili iniziative da intraprendere nel futuro.

Fine mattinata - Pranzo e felice ritorno.


EquoSud garantisce l’ospitalità per quanto concerne il vitto e l’alloggio nel periodo dei due giorni.


Vi aspettiamo.

Mimmo Tramontana: 3494049055


1 commento:

  1. Segnalo un grave evento ai danni di un produttore di miele ed arance di Equosud e vi invito a leggere il comunicato di solidarietà che promuove l'acquisto delle arance di Ludovico.
    Saluti,
    Luar

    Na nuci nta nu saccu no’ scruscia



    Lo conoscete Ludovico?

    Quello che va in giro sempre con Mimmo Tramontana per tutt’Italia a spiegare che cos’è quell’avventura folle che si chiama Equosud, quella cosa dei piccoli produttori calabresi…

    Quello della lotta contro la discarica che volevano fare nella vallata del Gallico, che parla sempre delle arance che si fanno là, che se ti vede che tagli un tarocco per fare una spremuta si mette a gridare al delitto! Quello ch’è fissato con le belladonna, “le arance più dolci del mondo…”

    Ludovico, quello che a prima vista fa paura e invece è buono buono.

    Quello grosso, con i capelli castani ricci e gli occhi azzurri e ferini.

    Quello che quando dice compagni gli trema sempre la voce e se sorride sembra un bambino.

    Quello che parla con l’accento marcato di villa san Giuseppe e mischia sempre l’italiano al dialetto, che una lingua da sola non basta a spiegare certe cose, e quando si mette a parlare delle arance o delle api sembra un professore, altro che un agronomo… uno scienziato del miele con lo sguardo innamorato. Ludovico, quello del miele! Appunto…

    Il miele non lo può più fare. Gli s’è incendiato il capannone. Due giorni fa. Quello a Villa San Giuseppe, sì, con davanti il cartello con l’ape che ti sorride e ti mostra la scritta: mieloteca.

    Quello che in una stanza ci tiene le macchine per cacciare il miele dai favi e nell’altra le cisterne col prodotto, che c’è pure un sacco di spazio e spesso ci facciamo dentro le riunioni, le cene, le feste…

    Lì dove si faceva per la prima volta il mercatino “Felce e Mirtillo”, dove è nato il gas…

    Bruciato. Tutto bruciato. Le macchine, bruciate. Il miele bruciato. Tutto. Quello ch’era destinato come ogni anno alle pasticcerie, per fare i torroni di Natale… niente. Resta solo la cenere.

    E Ludovico in mezzo alle macerie, che se gli dici cosa puoi fare ti risponde “e che vuoi fare… tanto in questo periodo i guai ce li abbiamo tutti… ognunu s’avi a guardar’i soi”.

    E no caro Ludovico. Per quanto ti stimiamo e ti vogliamo bene, stavolta ti sbagli di grosso. Perché un incidente può capitare a uno ch’è solo e allora può essere una tragedia, una cosa irrimediabile, tipo che chiudi tutto e lasci stare, magari te ne vai del tutto dalla Calabria, che tanto che ci resti a fare, tanto qua lo stato esiste per fare i posti di blocco ma per queste cose mai… e gli unici che ti possono aiutare sono i soliti “amici”, che poi il favore te lo fanno pagare e caro.



    Ma appunto… noi siamo un’altra cosa:

    EquoSud è una realtà che si nutre di solidarietà… La solidarietà è la forma in cui si realizza un mercato altro, fatto non di consumatori isolati e di produttori anonimi ma di persone che si scelgono e che sono libere di stabilire i tempi, i luoghi ed i modi dell’incontro.



    Questa cosa qua l’abbiamo scritta poco tempo fa e vuol dire proprio il contrario. Vuol dire che i problemi di ognuno sono i problemi di tutti. Vuol dire che nessuno è solo. Che nessuno dev’essere lasciato solo. E anche questo abbiamo scritto:

    EquoSud si giova della rete dei Gruppi di Acquisto Solidale e la sostiene, animando i gruppi in Calabria e organizzando mercatini e fiere, in una logica di mutuo soccorso tra produttori/consumatori, perché ogni produttore è anche un consumatore e la scommessa di un mercato equo va vinta prima di tutto in casa propria.



    E allora a tutti questi ci rivolgiamo. A tutti quelli che credono in questa scommessa, che credono alla solidarietà tra produttori e consumatori come una via necessaria per combattere un mercato che ci vuole tutti deboli ed isolati. Chiediamo a Ludovico, a voi, a noi stessi, di trovare nell’insieme la forza che il singolo non può avere. Perché una noce sola dentro un sacco non può far rumore.



    Equosud – consorzio di autoproduzioni solidali

    www.equosud.org

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